GATTINARA 4-12-2025 Anche a Gattinara, come in altri comuni del Vercellese, negli ultimi mesi sono stati progressivamente rimossi i cassonetti per la raccolta degli abiti usati. Una scelta non dettata dalla volontà dell’Amministrazione, ma resa necessaria da una situazione straordinaria che coinvolge l’intera filiera dei rifiuti tessili a livello nazionale ed europeo.
Il settore sta infatti attraversando una fase di forte instabilità. L’entrata in vigore della normativa sulla Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), unita alle tensioni geopolitiche e alla crescente concorrenza dei mercati orientali, ha ridotto drasticamente i canali di recupero e saturato i centri di stoccaggio. Gli operatori incaricati della raccolta si trovano così nell’impossibilità di garantire ritiri regolari, con conseguenti accumuli di materiale nei contenitori.
Questa situazione ha generato crescenti problemi di decoro urbano, igiene e sicurezza. Per evitare ulteriori criticità, il Consorzio CO.VE.VA.R., preso atto delle difficoltà operative delle aziende del settore, ha disposto la rimozione dei cassonetti. Fino al ripristino di condizioni più stabili, gli indumenti non più utilizzabili potranno essere conferiti presso l’isola ecologica.
L’Amministrazione comunale segue costantemente l’evolversi del quadro normativo e logistico, collaborando con il Consorzio per individuare soluzioni durature non appena sarà possibile.
«La situazione che stiamo vivendo – spiega il sindaco Maria Vittoria Casazza – non è un problema locale, ma il riflesso di una transizione che interessa tutta l’Europa. La rimozione dei cassonetti è stata necessaria per prevenire situazioni di degrado in un contesto reso complesso da fattori normativi e di mercato. Se si desidera donare abiti alle associazioni benefiche, è indispensabile consegnare solo capi puliti, in buono stato e realmente utilizzabili. Donare significa aiutare: indumenti rovinati o inadatti rischiano di trasformarsi in un ulteriore onere per chi opera nel volontariato».
