BORGOSESIA 5-6-2025Anche quest’anno il Comune di Borgosesia sostiene il gruppo di studiosi
dell’Università di Ferrara che, per la diciassettesima edizione consecutiva, conducono ricerche
archeologiche nella Grotta Ciota Ciara, promettendo nuove, importanti scoperte.
Gli scavi, diretti dall'Università degli Studi di Ferrara (Dipartimento Studi Umanistici) e condotti in
concessione dal Ministero della Cultura, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, rappresentano un
appuntamento cruciale per la comprensione del popolamento preistorico del nostro paese.
“Ogni anno, grazie alla fondamentale collaborazione con il Comune di Borgosesia (cofinanziatore delle
ricerche insieme all'Università di Ferrara), l'Ente Gestione Aree Protette della Valle Sesia e i membri dell'ex
Gruppo Archeologico e Speleologico di Borgosesia – spiegano i responsabili del progetto - ricercatori e
studenti da ogni angolo del mondo (dall'Argentina alla Cina, dall'Indonesia al Marocco, fino alla Francia) si
dedicano per un mese a una campagna di scavo intensiva. Negli ultimi anni, l'attenzione si è concentrata
su un livello archeologico che ha restituito resti umani appartenenti all'Uomo di Neandertal. Questi
reperti, eccezionalmente ben conservati, sono stati presentati nel novembre 2024 presso la sede della
SABAP-NO, suscitando un enorme interesse sia nel pubblico che nella comunità scientifica, in quanto
rappresentano alcune tra le più antiche attestazioni di Homo neanderthalensis su scala europea.
La campagna 2025 vedrà un ulteriore ampliamento dell'area di scavo, con l'obiettivo di proseguire
l'indagine sui livelli archeologici in cui sono stati rinvenuti i resti umani. Il team di ricerca è impaziente di
dare il proprio contributo all'avanzamento delle conoscenze in uno dei siti archeologici più significativi per
lo studio della preistoria italiana.
Grazie a diciassette anni di studi e analisi multidisciplinari, condotti in collaborazione con numerosi istituti
di ricerca italiani e internazionali, sappiamo che la Grotta della Ciota Ciara è un sito di importanza
fondamentale per la ricostruzione del popolamento preistorico dell'Italia del Nord Ovest. È l'unico sito
nell'area ad essere così ben documentato e in fase di scavo sistematico, rivelando tracce così antiche di
occupazione preistorica.
Le ricerche, portate avanti dal 2009 dall'Università di Ferrara, hanno permesso di delineare un quadro
affascinante dello stile di vita dell'Uomo preistorico che frequentò le grotte del Monte Fenera durante le
prime fasi del Paleolitico medio (un periodo che si estende da 300.000 a circa 35.000 anni fa, in cui in
Europa erano presenti Homo heidelbergensis e Homo neanderthalensis).


